ORECCHIO AL TEMPO
Volume + tempo= orecchio! Sono due i fattori che mettono a repentaglio il nostro udito, uno è il volume dell’ascolto (vedi la scheda “Il volume di tutti i giorni”) e l’altro è il tempo di esposizione al livello sonoro. Occorre sempre considerarli contemporaneamente, poiché il prodotto di questi due fattori è determinante per la sollecitazione e la messa in pericolo dell’udito. Un livello acustico basso ma su un lungo periodo, può essere altrettanto dannoso di un livello sonoro elevato, ma di durata breve.
Attenzione Chi è esposto a elevati livelli sonori sia nell’ambiente di lavoro sia durante il tempo libero, subisce un doppio carico che può rapidamente comportare un sovraccarico dell’orecchio. L’accumularsi di questi danni non solo porterà ad una progressiva perdita dell’udito, ma si rifletterà inevitabilmente anche su tutti gli ambiti della nostra vita sociale e lavorativa. Inoltre, l’affievolirsi della nostra percezione uditiva soggettiva ci porterà (anche qui inconsapevolmente) ad ascoltare la musica ad un volume oggettivo sempre più alto, velocizzando sempre più il progredire della nostra incipiente sordità traumatica.
Bastano pochi accorgimenti… Per salvaguardare il nostro preziosissimo apparato uditivo basta uscire da un locale dove c’è musica ogni mezz’oretta a far riposare le orecchie o ricorrere all’uso dei tappi in spugna, oppure dare dei tempi di riposo e di silenzio alle orecchie come facciamo con tutto il resto del corpo. Per esempio dopo un concerto ad alto volume è bene concedere al tuo udito almeno 12 ore di pausa.