COSA SUCCEDE`?
Cosa succede? Succede raramente che in una sola serata dove si ascolta musica a un livello sonoro sotto i 100 dB possa capitare un trauma acustico da rumore, ma qualche minuto a 110 dB può provocare danni irreversibili. Più il volume è elevato, più è lungo il momento d’esposizione , più il rischio di danni all’udito è importante. In generale la prima sensazione di chi espone l’orecchio a volumi eccessivi è quella di ovatta nelle orecchie (orecchie rintronate). Oppure si sentono fischi e ronzii nelle orecchie, segno questo di una riduzione della sensibilità delle cellule ciliate.

Fischi, ronzii, trilli e campanellini Se il fenomeno persiste per più di 12 ore bisogna consultare rapidamente un medico ORL. La situazione diventa critica se l’esposizione si ripete, le cellule ciliate si atrofizzano con il passare del tempo e non esistono accorgimenti medici capaci di rigenerarli. Sordità ed acufene sono due dei problemi che potrebbero colpire un giovane che ascolta musica a volume elevato. L’acufene (o tinnitus) è un disturbo costituito da fischi, ronzii, trilli, campanellini e altri rumori che possono venire percepiti in un orecchio in entrambi o in generale nella testa. Questi rumori sono fastidiosi e spesso incidono sulla qualità della vita di chi ne soffre (vedi testimonianza Sebastiano)
Segnali d’allarme Occorre prestare attenzione ai segnali d’allarme con cui l’udito ci avvisa di un’esposizione pericolosa. Anche se soltanto passeggera la sensazione di sordità ci deve far capire che rimanere esposti troppo a lungo a un livello sonoro eccessivo danneggia l’udito. Anche gli acufeni che si manifestano dopo un’esposizione eccessiva al rumore non vanno mai sottovalutati. Sono sintomi cha da passeggeri possono diventare costanti e irreversibili e chi ne soffre può esserne molto disturbato.
L’esperienza di Sebalter